La maggioranza della popolazione (8,3 milioni di abitanti) vive in condizioni di povertà estrema. L’agricoltura itinerante e l’uso intensivo delle terre marginali nei bacini imbriferi hanno causato nel corso degli anni danni ambientali talvolta irreparabili. Le foreste naturali sono state quasi totalmente distrutte (nel 1940 coprivano il 40% del territorio ed attualmente solo l’1%). Le conseguenze della deforestazione sono state: la perdita della fertilità del terreno, l’insabbiamento delle aree agricole, l’accelerazione del fenomeno della desertificazione, il verificarsi di inondazioni e di fenomeni erosivi diffusi. Il progetto ha finanziato l’assistenza tecnica al Centro di formazione di Limbè per formare il personale in materia di conservazione dei suoli.

I risultati del progetto sono stati i seguenti:

• assistenza tecnica al personale direttivo del Centro di Limbè per l’elaborazione di programmi di formazione in materia di conservazione del suolo, gestione dei bacini montani, tecniche di lotta all’erosione, sistemazioni idraulico-forestali, sistemi agro-forestali;

• organizzazione di corsi di vario tipo e durata presso il Centro di Limbè per la formazione di tecnici specializzati in materia di conservazione dei suoli e con il coinvolgimento delle ONG locali ;

• sviluppo di centri per la dimostrazione e la divulgazione di tecniche specifiche di difesa per la conservazione dei suoli e per la promozione della piantagione di alberi fra gli agricoltori;

• sviluppo di ricerche specifiche (selezione delle specie da piantare, tecniche di conservazione dei suoli, organizzazione e pianificazione dello sfruttamento dei terreni agricoli, sistemi agro-forestali, consolidamento di pendici franose) ed elaborazione di studi (impatto delle sistemazioni idraulico-forestali sul miglioramento della fertilità dei terreni, tecniche di piantagione e colturali dei rimboschimenti, piani di gestione delle foreste esistenti).